Il diritto all’oblio oncologico: un passo avanti nella tutela della privacy

Con l’entrata in vigore della legge 7 dicembre 2023, n. 193, il concetto di oblio oncologico è diventato un pilastro nella protezione dei diritti delle persone guarite da patologie oncologiche. Questo nuovo diritto, al centro delle recenti FAQ pubblicate dal Garante per la Protezione dei Dati Personali in data 9 agosto 2024, rappresenta una svolta significativa per prevenire discriminazioni e garantire una piena integrazione sociale e professionale a chi ha superato un tumore. Le FAQ contengono utili chiarimenti in merito ai punti sottoriportati

Che cos’è l’oblio oncologico?

Il diritto all’oblio oncologico consente alle persone che hanno superato una malattia oncologica di non dover rivelare la loro precedente condizione medica quando accedono a servizi bancari, assicurativi, finanziari, o durante le fasi di selezione lavorativa e concorsuale. In particolare, trascorsi dieci anni dalla conclusione del trattamento attivo – o cinque se la patologia è insorta prima dei 21 anni – senza recidive, tali informazioni non possono essere richieste né utilizzate contro l’interessato.

Implicazioni per Banche, Assicurazioni e Datori di Lavoro

Le FAQ del Garante chiariscono che banche, assicurazioni e datori di lavoro non possono richiedere informazioni su malattie oncologiche trascorse entro i termini stabiliti dalla legge. Pertanto, un passato oncologico, ormai superato, non potrà influenzare negativamente la valutazione del rischio in ambito finanziario o la selezione per un posto di lavoro. Il Garante per la Privacy è stato designato come l’ente responsabile per monitorare l’applicazione della legge ed infliggere sanzioni in caso di violazioni.

L’oblio oncologico e le adozioni

Un altro aspetto cruciale della legge riguarda l’adozione. Le coppie che desiderano adottare un bambino non possono essere discriminate per una patologia oncologica conclusa oltre dieci anni prima (o cinque se insorta prima dei 21 anni). Questo vale anche per le adozioni internazionali, garantendo che i trascorsi medici non siano un ostacolo nell’offrire una nuova famiglia a un minore.

In conclusione, l’introduzione del diritto all’oblio oncologico offre alle persone guarite da malattie oncologiche la possibilità di guardare al futuro senza dover necessariamente rivelare il loro passato medico, tutelando così la loro privacy e favorendo una piena integrazione sociale e lavorativa. Le FAQ pubblicate dal Garante rappresentano una guida preziosa per tutti gli operatori del settore bancario, assicurativo e del lavoro, fornendo le direttive necessarie per rispettare questa nuova tutela legale.

Le FAQ complete sono disponibili sul sito ufficiale del Garante per la Privacy all’indirizzo www.gpdp.it.