Il Garante per la Protezione dei Dati Personali non si ferma nella sua azione di lotta al telemarketing illecito, questa volta sanzionando Comparafacile e Tiscali, rispettivamente per €40.000 e €100.000.
Comparafacile
Il Garante, a seguito di una segnalazione da parte di un cittadino, ha accertato che la società dedita alla comparazione di prezzi online aveva acquistato i dati anagrafici di alcuni soggetti da un’azienda estera, contattando questi ultimi successivamente, pur senza avere il loro consenso e senza fornire loro alcuna informativa. Il Garante ha ribadito l’illegittimità di un meccanismo che costringe l’utente a dichiararsi interessato ai servizi di un’azienda per acquisirne l’informativa.
Tiscali
Differente il caso Tiscali, in cui la società forniva un’informativa lacunosa, senza indicare alcun termine temporale per la conservazione dei dati del cliente, in particolare per le finalità di marketing e di profilazione. Tale comportamento è stato considerato dal Garante inidoneo adempimento all’obbligo dell’informativa, seppur senza aver di fatto cagionato un pregiudizio all’interessato.