In a document issued on 8 April 2022, IVASS provided some application clarifications concerning Regulation 40/2018.
The first question revolved around the issue according to which those engaged in the activity of distribution, already registered in section E) of the RUI and subsequently canceled, must obtain a qualification pursuant to Article 22, paragraph 1, letter c-bis of IVASS Regulation no. 40/2018, for the purposes of a new registration.
In this regard, the Supervisory Authority has clarified that Article 22, paragraph 1, letter c-bis of IVASS Regulation no. 40/2018 – as amended by IVASS Measure no. 97/2020 – provides that, for the purposes of registration in Section E) of the Register, it is, inter alia, necessary to possess “a qualification not less than the upper secondary education diploma issued following a five-year or four-year course of study supplemented by the annual course required by law or an equivalent foreign qualification”.
And the entry into force of the provision is governed by a specific transitional provision, Article 6 paragraph 1 of IVASS Measure no. 97/2020, according to which: “Intermediaries registered in the Register at the date of entry into force of this measure (i.e. 31 March 2021) continue to operate without the obligation to comply” with the aforementioned requirement “even in the event of cancellation and subsequent re-registration in the Register” (Article 6 paragraph 4 of the aforementioned measure), without prejudice to the professionalism requirement accrued by those who already carry out the activity at the date of entry into force of the measure.
The solution according to the Institute:
IVASS considers that for the purposes of the re-registration of natural persons who have been removed from section E) of the Register before 31 March 2021, Article 31 of IVASS Regulation No. 40/2018 applies. In particular, the professionalism requirement – on the basis of which the first registration in the Register was carried out – remains valid provided that the application for re-registration is submitted within five years from the cancellation and that the professional training has been carried out in accordance with the provisions of the aforementioned provision.
Notwithstanding the above, the Institute would like to point out that, pending a regulatory revision, the references to the qualification “issued following a four-year course of study supplemented by the annual course provided for by law” and to the “equivalent” foreign qualification must be considered to have been removed from Article 22, as they have been implicitly repealed by the amendments to the primary reference legislation. For these reasons, possession of qualification not less than a secondary school diploma or equivalent foreign qualification is required.
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CHIARIMENTI RIGUARDO L’ESIGENZA DEL TITOLO DI STUDIO PER GLI ADDETTI ALL’ATTIVITA’ DI DISTRIBUZIONE
Con documento emanato l’8 aprile 2022, l’IVASS ha fornito alcuni chiarimenti applicativi concernenti il regolamento n. 40/2018.
Il primo quesito ruotava attorno alla tematica secondo cui gli addetti all’attività di distribuzione, già iscritti alla sezione E) del RUI e successivamente cancellati, devono conseguire il possesso di un titolo di studio ai sensi dell’articolo 22, comma 1, lett. c-bis del Regolamento IVASS n. 40/2018, ai fini di una nuova iscrizione.
A tale proposito, l’istituto di vigilanza ha chiarito che in virtuù dell’articolo 22, comma 1, lett. c-bis del Regolamento IVASS n. 40/2018 – così modificato dal Provvedimento IVASS n. 97/2020 – prevede che, ai fini dell’iscrizione nella Sezione E) del Registro, è, tra l’altro, necessario il possesso di “un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore rilasciato a seguito di corso di studio di durata quinquennale oppure quadriennale integrato dal corso annuale previsto per legge o di un titolo di studio estero equipollente”.
E con l’entrata in vigore della disposizione è disciplinata da una specifica norma transitoria, l’art. 6 comma 1 del Provv. IVASS n. 97/2020, secondo cui: “Gli intermediari iscritti nel Registro alla data di entrata in vigore del presente Provvedimento (n.d.r. 31 marzo 2021) continuano ad operare senza obbligo di conformarsi” al predetto requisito “anche in caso di cancellazione e successiva reiscrizione nel Registro” (art. 6 comma 4 del cit. Provv.), facendo salvo il requisito di professionalità maturato da coloro che già svolgono l’attività alla data di entrata in vigore del Provvedimento.
Soluzione secondo l’Istituto:
l’IVASS ritiene che ai fini della reiscrizione delle persone fisiche che siano state cancellate dalla sezione E) del Registro prima del 31 marzo 2021, trovi applicazione l’articolo 31 del Regolamento IVASS n. 40/2018. In particolare, il requisito di professionalità – in base al quale è stata effettuata la prima iscrizione al Registro – rimane valido purché la domanda di reiscrizione sia presentata entro cinque anni dalla cancellazione e l’aggiornamento professionale sia stato effettuato in conformità a quanto previsto dalla citata disposizione.
Fermo quanto precede, l’Istituto segnala che, nelle more di una revisione regolamentare, dall’art. 22 devono intendersi espunti i riferimenti al titolo di studio “rilasciato a seguito di corso di studio di durata quadriennale integrato dal corso annuale previsto per legge” e al titolo estero “equipollente”, in quanto implicitamente abrogati per effetto delle modifiche che hanno interessato la normativa primaria di riferimento. Per tali ragioni, si richiede il possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria o titolo estero equivalente.
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