Nel 2022 sono state inflitte a banche ed istituzioni finanziarie internazionali oltre 5 miliardi di dollari di sanzioni per violazione delle norme antiriciclaggio ed altri reati finanziari, per un totale di 56 miliardi dal 2008 a oggi.
Gli Stati Uniti sono in prima linea nell’imporre sanzioni (37,2 miliardi di dollari di multe), seguiti da Europa, Medio Oriente ed Africa con 11 miliardi ed Asia e Pacifico con poco più di 5,1 miliardi.
In Italia le multe complessive hanno raggiunto i 120 milioni di dollari, cifra superata dalla Francia con 7,5 miliardi e dall’Olanda con quasi 1,5 miliardi.
Guardando invece le banche, ad aver pagato multe record dal 2008 sono state Bnp Paribas (8,9 miliardi di dollari), Goldman Sachs (6,8 miliardi) e Hsbc (2,4 miliardi).
In questo contesto, anche le multe nei confronti delle società di criptovalute e dei loro dipendenti hanno subito un’impennata nel 2022 (+92% rispetto al 2021) raggiungendo i 193 milioni di dollari. Le più consistenti sanzioni sono state emesse dalla Commodity futures trading commission statunitense ai tre co-fondatori di BitMex, per un totale di 30 milioni di dollari.
Lo scorso anno sono state infine emesse anche le prime multe legate agli ESG.
La Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente federale statunitense che vigila sulla borsa, ha multato per 4 milioni di dollari una divisione della banca Goldman Sachs per non aver rispettato le politiche sugli ESG. La SEC ha evidenziato come, dal 2017 al 2020, la banca suddetta abbia commesso diversi inadempimenti nelle sue politiche e procedure per la selezione degli investimenti secondo i fattori ESG.
Sebbene oggi i princìpi di sostenibilità degli investimenti siano diventati popolari, grazie alla maggiore sensibilità delle opinioni pubbliche e degli investitori verso le questioni climatica e ambientale, gli ESG non sono tuttavia ancora ben regolamentati, né negli Stati Uniti né in Europa.
Per tale motivo, le autorità di regolazione americane stanno intensificando i controlli sui cosiddetti “veicoli di investimento sostenibile”, spesso opachi in quanto, non sempre, i parametri ESG vengono rispettati dalle aziende in cui si investe. La regolazione degli ESG è una questione prioritaria per la SEC, che ha proposto, quindi, modifiche normative che obblighino le aziende a fornire agli investitori più informazioni sui rischi per i propri business causati dai cambiamenti climatici e dalle politiche governative di contenimento delle emissioni. La SEC ha inoltre istituito una task force dedicata proprio agli ESG, con il compito di verificare se imprese e società di investimento stiano ingannando i clienti con false valutazioni delle “credenziali di sostenibilità” di un’attività o di un fondo.